SAGGIO

Riflessioni, rubrica sottoposta a Valutazione Scientifica

Il terzo settore italiano come legal hybrid: dalla charity law inglese al Codice del Terzo Settore – II parte

  • Giulia Terranova,
Cita come:
Giulia Terranova, Il terzo settore italiano come legal hybrid: dalla charity law inglese al Codice del Terzo Settore – II parte, in Trusts, 2024, 925.

Tesi

Il contributo, analizzando le caratteristiche principali delle charity inglesi e degli Enti del Terzo Settore italiani, mette in luce alcuni profili comuni alle due discipline, soffermandosi in particolare sulla definizione degli enti offerta da entrambi gli ordinamenti.

La tesi sostenuta è che lo studio dell’ordinamento inglese può offrire utili spunti per superare l’interpretazione maggioritaria adottata dalla dottrina italiana in forza della quale il requisito teleologico, di cui all’art. 4 CTS, non abbia valore vincolante, esaurendosi nell’accertamento delle attività di interesse generale elencate all’art. 5 CTS. Le conclusioni della giurisprudenza inglese in tema di public benefit potrebbero in particolare essere utilizzate come spunto affinché il requisito finalistico di cui all’art. 4 CTS acquisti una effettiva portata precettiva.

The author’s view

The paper, examining the main features of English charities and Italian Third Sector Entities, highlights some similarities between the two systems, focusing in particular on the definition of the organizations.

The study in conclusion argues that comparative law can offer useful insights to overcome the majority interpretation adopted by Italian doctrine, according to which the teleological requirement of art. 4 CTS does not have a prescriptive value, being limited to the verification of the activity of general interest listed in art. 5 CTS. The conclusions reached by English jurisprudence on the topic of public benefit could be used as a cue to give concreteness to art. 4 CTS.

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