Diritto vivente - discussione, rubrica sottoposta a Valutazione Scientifica
Spese sostenute dal trustee che abita nell’immobile in trust e diritto al rimborso (Lee v Davis, 17 febbraio 2023)
- Mario Baraldi,
- Pubblicato il: 07/12/2023
- Contenuto in Trusts, 2023, N°6 (N° 6 (novembre-dicembre))
- DOI 10.35948/1590-5586/2023.442
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Cita come:
Mario Baraldi, Spese sostenute dal trustee che abita nell’immobile in trust e diritto al rimborso (Lee v Davis, 17 febbraio 2023), in Trusts, 2023, 1052.
Tesi
La County Court Central London riconosce alla trustee che ha sostenuto delle spese per migliorare un immobile il diritto al rimborso sia quando voleva perseguire gli scopi del trust sia quando ha agito anche per l’utilità della stessa trustee che viveva nell’immobile ma il valore dell’immobile in trust è aumentato in misura superiore a quanto speso. Sarebbe infatti ingiusto che la trustee non recuperi il denaro investito nell’immobile e che i beneficiari del trust si giovino dell’incremento di valore dovuto alle migliorie.
In un caso come quello esaminato dalla County Court Central London, un giudice italiano potrebbe accogliere la domanda della trustee solo se basasse la propria decisione sul principio in forza del quale, in via eccezionale, un trustee ha diritto ad ottenere una somma commisurata al beneficio economico ricevuto dal trust quando il trustee, in assenza di autorizzazione, ha sostenuto dei costi agendo in buona fede e il valore del bene in trust sia aumentato. Diversamente, il giudice italiano probabilmente riconoscerebbe in astratto il diritto della trustee al rimborso di quanto pagato ma, nel concreto, limiterebbe l’importo alle sole spese documentate in quanto non potrebbe considerare raggiunta la prova sui costi effettivamente sostenuti e non sussisterebbero i presupposti richiesti dalla normativa in tema di arricchimento senza una giusta causa.
The author’s view
The County Court Central London states that a trustee is entitled to recover an indemnity for her expenditure on improving a property when the works were also for her own benefit in living in it and not only in the interest of the trust but the increase of the value of the property in trust is higher than such costs. In fact, it would be unfair to allow a situation where the trustee lost the money she had invested into the property, but the beneficiaries to the trust obtained a windfall due to the increased value of the property.
In a case such as the one examined by the County Court Central London, an Italian court could grant the trustee’s claim only if it based its decision on the principle according to which, exceptionally, a trustee is entitled to obtain a sum based on the benefit of the trust estate when, in the absence of authorisation, that trustee has incurred costs acting in good faith and the value of the trust property has increased. Otherwise, the court would probably state only in the abstract the trustee’s right to reimbursement of what she has actually spent but, in practice, it would grant her only the expenses the trustee has given evidence of because it could not consider the proof of the costs actually incurred to have been met and because the requirements of the law on unjust enrichment were not met.